sabato 31 dicembre 2011

E dopo l'anno dei comitati del dissenso gli auguri per un 2012 migliore

Il 2011 ha visto la nascita di numerosi comitati di dissenso verso la politica riccionese. Come l'articolo giustamente riposta é stato un anno di forte sensibilizzazione e partecipazione popolare. Peccato che la stampa ha anche spesso riportato esempi di notevole degrado e malgoverno, un esempio il trafiletto a lato dell'articolo qui sotto pubblicato. Questo lo stato attuale delle cose.

Quindi con l'auspicio di poter registrare cambiamenti radicali ecco il nostro augurio per un sereno 2012.


venerdì 30 dicembre 2011

La Befana cambia strada

C'é chi forse crede di fare dispetti ai singoli e invece si vedrà un intero quartiere a votare la controparte. Lungimiranza? No, insulsa ripicca?


I giardini pensili

Dedicata a chi non ha mai smesso di denunciare, chiedere e crederci!




Genialata 2


Vada che ormai tutti i negozi in viale Ceccarini, vuoi la crisi, vuoi gli affitti folli, stanno chiudendo del tutto, non sembra una gran scelta quella di tenere chiuso il viale proprio il giorno che vede tutti fare i 2 passi tradizionali in centro. Dov'è finito il senso di ospitalità dei riccionesi?


martedì 27 dicembre 2011

La guerra dei numeri


4000 o 6000 babbi natale? Carlino contro Corriere, chi gioca di più? Nell'attesa delle cifre ufficiali la Voce invece stempera e non si sbilancia... si parla di "migliaia".

Comunque una bella iniziativa e ben riuscita.




domenica 25 dicembre 2011

COMUNICATO STAMPA - TRC a Riccione: un altro referendum negato



Il MAR – Movimento per l’Autonomia della Romagna - esprime la sua più profonda preoccupazione per il clima creatosi a Riccione intorno alla questione TRC. Nella serata di Giovedì 24 Novembre, infatti, la
maggioranza consigliare di Riccione ha respinto la richiesta di referendum consultivo per far esprimere alla cittadinanza un parere sul TRC.
Questa presa di posizione risulta quanto mai grave in quanto non è stata minimamente tenuta in considerazione la richiesta di referendum avanzata da oltre 4.000 cittadini e testimoniata da una imponente
raccolta di firme. “Così come accaduto per la richiesta di referendum per la creazione della Regione Romagna, supportata da oltre 90.000 firme raccolte nel corso degli anni”, sottolinea il Coordinatore Regionale del MAR Samuele Albonetti, “anche in questo caso chi detiene la maggioranza ritiene di avere la verità in tasca e di non dover dare ascolto ai cittadini. In questo modo il referendum, strumento democratico per eccellenza, viene svilito ed utilizzato solamente quando risulta utile ai propri interessi
di bottega.”.

M.A.R. - Forlì, 28 novembre 2011

sabato 24 dicembre 2011

La ciliegina sulla torta


Buttare i soldi é peccato, ci hanno insegnato i nostri vecchi. Loro sono cresciuti in tempi duri, postbellici e di ricostruzione, e sapevano dare valore a ogni singolo lira. E anche quando il boom economico del dopoguerra gli ha dato il benessere non hanno mai cambiato atteggiamento verso il valore dei soldi. Oggi invece, mentre l'amministrazione comunale riccionese scarica tutte le colpe sul patto di stabilità e al precedente governo, lo stesso governo locale riesce a fare cose veramente inspiegabili, soprattutto in tempi di crisi. Infatti vediamo che sul tavolo ci sono solamente progetti faraonici che in fare preliminare costano svariate decine di milioni. Assistiamo ad uno sperpero di denaro pubblico che ha a dir poco dell'inspiegabile, e tanto meno ciò per scelte a dir poco discutibili. Proprio oggi, con l'aria ce tira, paghiamo la prima "bolletta", 2,5 milioni di euro.

Ma l'apoteosi la si raggiunge quando scelte discusse e criticare mostrano la corda e si dimostrano essere quello che alcuni prospettavano. Un esempio ne é la pista da ghiaccio pagata 180 mila euro e che quest'anno rimane inutilizzata, inpacchettata nei magazzini della Geat. Buon natale!



Dai e dai...

Finalmente, nonostante denunce, condanne e episodi inequivocabili ora ci si mette in moto per fare chiarezza. Chissá che sorprese ci aspettano?


Ci risiamo

Ancora una volta dobbiamo registrare una battuta d'arresto. La democrazia a Riccione non trova spazio e viene repressa nel peggiore dei modi, nonostante l'evidente necessità e le dimensioni del gruppo che a gran voce ne fa richiesta. Speriamo in un 2012 diverso, davvero. Buone feste!


la sensazione che ho è sicuramente di dolore.......

Raccogliamo dal web e pubblichiamo volentieri con il consenso dell'autore

la sensazione che ho è sicuramente di dolore.......

dopo anni di gioventù passati crescendo per le vie del centro Riccionese, sto ora vedendo crollare piano piano tutti quei punti fermi che avevo nella quotidianità. prima mi chiudono le Manfroni, le mie carissime scuole medie, poi adesso mi giunge la notizia della vendita delle scuole elementari di via Catullo....

aldilà del dolore che provo vedendo pezzi di storia Riccionese crollare uno ad uno, mi sorgono alcuni quesiti da porre:
tutti i bambini che abitano nel centro della città devono quindi d'ora in poi spostare le loro fatiche scolastiche all ' annika brandi??? o a fontanelle????
situazioni che già soffrono di congestionamento....

tutto questo di sicuro non aiuta le famiglie che si trovano a dover attraversare la città da una parte al altra, infilarsi in imbuti di traffico lunghi ed estenuanti.

tutto questo non giova ai bambini, che perderanno quella piccola autonomia personale, quella di poter in certi momenti dell anno recarsi a scuola a piedi o in bicicletta.

tutto questo non gioverà al centro cittadino che sta sempre diventando di più un quartiere dormitorio......

vorrei ricordare al amministrazione che sono i servizi alla cittadinanza che servono a tener viva la città ed il quartiere......
ed i servizi sono: le scuole, i parchi, le chiese, i centri di quartiere, i negozietti......

le scuole le vendiamo......
i parchi li asfaltiamo.......
le chiese rimangono sempre chiuse....
i negozietti che son sempre stati l'anima del commercio e dell ospitalità riccionese devono chiudere a scapito dei centri commerciali........

piano piano il centro di Riccione sta morendo.... quando sarà morto definitivamente Riccione perderà il proprio appeal.

ma allora a chi giova questa nuova ed ennesima operazione edilizia a danno del cittadino????

solo al classico speculatore/costruttore di turno.....si perchè fare appartamenti li in centro.... anzi in centrissimo..... ancora tira.... ancora vende.......

non giova ai Riccionesi.
è ora di dire basta.


Gabriele Galassi

venerdì 23 dicembre 2011

Nulla di nuovo sotto il cielo d'inverno


Ecco riecheggiare sulle pagine della stampa locale il nome di Zaffagnini, guarda caso ancora associato all'ennesimo abuso edilizio. Certo che a palazzo li scelgono proprio bene i dirigenti!



Saldi di fine stagione


Iniziano le svendite di fine stagione, quella che speriamo sia l'ultima stagione che vede alla guida della città di Riccione questa banda di incompetenti. Siamo infine arrivati alla svendita dei gioielli di famiglia, sintomo che ormai siamo proprio alla frutta.


"Sconfortante!"

Citiamo integralmente un post tratto dal sito FB di Alberto Nardelli, ne vale veramente la pena!


Sconfortante! E' questo il laconico giudizio che mi viene di dare, senza stare troppo a pensarci, sulla seduta del Consiglio Comunale di Riccione di ieri sera, (che ho interamente seguito in streaming). Non vorrei sembrare offensivo o troppo irriverente, anche se a pensarci bene, in realtà, dovrei essere io e tutti i riccionesi che hanno seguito i lavori ed ascoltato gli interventi - soprattutto quelli che si sono succeduti, sotto l'effetto compulsivo della sindrome di Pavlov, dai banchi della Maggioranza, a doverci sentire fortemente offesi. Offesi per la superficialità, l'improvvisazione e l'assoluta sciatteria a cui, ascoltandoli, siamo stati costretti ad assistere. Immagino e condivido il fatto che per decidere di fare politica e assumere un incarico pubblico, legittimamente e democraticamente eletto, non debba essere necessario essere dei grandi oratori e meno che meno degli intellettuali "gramsciani" della politica. Immagino e concordo che i valori, le responsabilità e l'impegno debbano essere, loro sì, le leve della differenza. Ma santo Dio, non è possibile né accettabile dare quello sconfortante spettacolo a cui ho assistito ieri sera. Uno spettacolo impietoso. L'italiano fatto a pezzi, massacrato sul tagliere dell'improvvisazione e della impreparazione. Interventi buttati lì, senza capo nè coda. Solo riottosi. Drammaticamente sgrammaticati, dispersi nella nebbia di una improbabile e accoltellata sintassi, abbandonati alla deriva della ricerca della banale e stupida frase ad effetto. Per giunta sbagliata, quindi ridicola. Un avanspettacolo da teatro di periferia. 

Non è accettabile che chi siede in un Consiglio Comunale, a rappresentare la propria città e il suo decoro istituzionale, non senta la necessità di prepararsi a dovere. Non senta il bisogno di attrezzarsi a risolvere le proprie inadeguatezze e umane fragilità. Esponendosi così malamente al ridicolo e alla gazzarra della commiserazione. Parlare in pubblico e a braccio è esercizio assai difficile anche per i più avvezzi oratori. Che infatti, preparano i loro interventi, con appunti e scaletta. Alcuni consapevoli della loro difficoltà, li leggono. Un gesto di assoluto e garbato rispetto verso chi ascolta o chi deve ascoltare. Lo stesso Nazareno, che, grazziaddio, gode di una ottima capacità oratoria - cosa di cui qualche volta purtroppo approfitta, esagerando - non l'ho mai visto intervenire senza brandire in mano il foglio dei suoi appunti.

E' davvero intollerabile solo pensare che l'immagine che questi improbabili consiglieri dalla grammatica accartocciata e dal linguaggio improvvisato e latitante, diano la sensazione di essere lì per caso. Di passaggio. Distratti, purtroppo e a loro insaputa, da altre faccende o da altri impegni, che sembra possano considerare meno gravosi oltre che assolutamente meno noiosi.

giovedì 22 dicembre 2011

Noi (NON) ci saremo 2: ecco il perché

Svelati i retroscena dell'assenza del comitato alla seduta consiliare di stasera.

"ASSENTI MA MOLTO ATTENTI!
I RICCIONESI SCIOPERANO PER LA DEMOCRAZIA"


mercoledì 21 dicembre 2011

Noi (NON) ci saremo


Il ballo del mattone

C'è da essere sorpresi nel riscontrare come ancora oggi, nel 2012, a Riccione, la capitale del mattone, sia potuta resistere impavida. La piccola scuola elementare di viale Catullo infatti pare essere finita nel mirino degli amministratori mattonari che ormai a Riccione tramutano in cemento tutto ció che toccano.

Ma pare che la motivazione sia chiara: la scuola sarebbe una costruzione vecchia e pertanto non a norma e dispendioso da gestire. Ai più appare invece che l'unica colpa della scuola elementare sia quella di avere un giardino troppo grande. Vorrete mica che i bambini durante la ricreazione corrano troppo?



sabato 17 dicembre 2011

Ancora Paladebit


Il sindaco di Riccione ci ha abituato in questi ultimi mesi a strambate e repentini cambi di rotta. Cosa ci dovremo aspettare in merito alla gestione del Paladebit?

giovedì 15 dicembre 2011

c'é nessuno laggiù??

A Riccione i comitati pro referendum sfidano il consiglio e lo mettono alla prova chiedono sensibilità nei confronti della città. 

Riportiamo la lettera che é stata inviata ai membri del consiglio comunale che la sera del 22 dicembre dovranno discuterne la fattibilità.


Cari Consiglieri,

come certamente saprete, nel Consiglio Comunale del 22 p.v. si discuterà la richiesta di referendum consultivo sul pontile e sulle palazzine nel parco del Tirso.

Vi invitiamo a riflettere serenamente sul significato di queste richieste di referendum. I cittadini non intendono scavalcare quanto disposto dal Regolamento Comunale sui temi in questione. Non stiamo infatti parlando di consultazione abrogativa. La raccolta delle firme, nonostante il parere di inammissibilità espresso dai saggi, non è stata una forzatura in quanto espressamente prevista dallo stesso Regolamento. Indipendentemente dalla lettura politica che se ne è voluto dare, la raccolta firme è stata un’autentica esperienza fattiva, espressione schietta di entusiasmo dei riccionesi per la Cosa Pubblica, non certo disfattismo né negazione della progettualità.

La città chiede infatti di essere interpellata sulla filosofia a cui gli interventi in questione si ispirano. I riccionesi come cittadini si interrogano: il consumo di territorio che i due progetti comportano è giustificato? E’ accettabile? Dove sta andando la Perla Verde? E’ questo il futuro che vogliamo?

L’abbondanza di firme a sostegno del referendum, ben oltre il minimo richiesto, raccolte in appena due settimane, dice che questi temi sono profondamente sentiti dalla città ed è indicativa di quanto sia diffusa l’esigenza di una consultazione cittadina.

In un momento storico come questo, dove la situazione di crisi imperante ed il quadro politico nazionale non fanno altro che deprimere e sfiduciare la gente, Vi chiediamo di dare ai Vostri concittadini motivo di credere che il loro sentire non vi lascia indifferenti. La gente ha bisogno di credere nelle istituzioni. I cittadini vogliono contribuire, democraticamente e nei modi loro consentiti, alle discussione delle azioni di governo che influiranno sull’identità della loro città. I Vostri elettori e i Vostri concittadini tutti non chiedono semplicemente di poter esercitare un diritto democratico sancito dalla legge, ma soprattutto chiedono a Voi di non impedire che il loro amore per la città di Riccione possa avere voce.

Confidando di non trovarvi sordi a queste istanze, Vi ringraziamo fin d’ora per la considerazione che vorrete avere nei confronti dei riccionesi.

Cordiali saluti ed auguri di Buone Feste

I comitati referendari

domenica 11 dicembre 2011

Pianificazione economica

A volte ci si chiede come i nostri lungimiranti governatori ragionano e motivano certe spese.... Ecco una ulteriore sconcertante prova della loro incompetenza.

mercoledì 7 dicembre 2011

Un colpo al cerchio e una alla botte


Il cerchiobottismo é ormai una prassi in ambito politico, soprattutto quando le cose si mettono male. Ecco quindi un altro esempio lampante di come accontentare tutti e per non accontentare (o meglio non fare arrabbiare) nessuno.


Chissà come finirà la prima battaglia tra chioschisti e bagnini?

martedì 6 dicembre 2011

Ma allora, ci siamo decisi?


Solo qualche mese fa si leggeva sulla stampa locale che il Palas, secondo il sindaco Pironi, doveva assolutamente rimanere in mano ai riccionesi. Che cosa gli ha fatto cambiare parere? 

sabato 3 dicembre 2011

Ritenta, sarai piú fortunato!

Questo l'adagio che spesso si leggeva sotto i tappi di una nota bevanda.

Ma pare lo stesso si possa ben applicare anche alle vicende di vita riccionese. In particolare anche quando si parla dell'anomalia della zona Marano, una anomalia tutta italiana fatta da anni di denunce degli abitanti della zona a fronte di altrettante infrazioni ai regolamenti che candidamente vengono inosservati e disattesi. Oggi la grande notizia che l'accordo é stato raggiunto. La cosa curiosa é che a rappresentare la zona c'éra uno dei gestori dei locali, assieme a assessori e a rappresentanti delle categorie commerciali (o meglio c'éra solo la CNA...).  Chissá cosa ne pensano i cittadini della zona? saranno stati interpellati e invitati a sedersi allo stesso tavolo?



Reazioni interessanti

Con piacere registriamo come la protesta dei cittadini ogni tanto suscita una reazione. 

Peccato che però oltre ad una reazione con risposta sulla stampa leggiamo tra le righe una accenno di "far spallucce" ad un problema che invece andrebbe risolto. Più chiaramente sarebbe il caso di riscrivere il regolamento e NON accontentarsi della sola monetizzazione ma richiedere anche la piantumazione di nuove essenze. Speriamo che ci si riesca e di leggere presto una buona notizia.

venerdì 2 dicembre 2011

Si potrebbe gridare allo scandalo


Ricordo che pempo fà i normali cittadini dovevano sottostare alla regola che per ogni albero soppresso andavano piantati almeno 2-3 nuovi alberi.
Oggi pare che invece si possa fare come si vuole, in barba alla regola e soprattutto in barba all'estetica della città. Cosa ne pensate?




Il minimo indispensabile.

Visto l'aria che tira!


giovedì 1 dicembre 2011

2 facce della stessa medaglia


Ecco due immagini emblematiche.

Da una parte la mancanza di amore verso il verde, la natura e i pini, essenza che a Riccione ne ha sempre rappresentato il valore e il colore. La Perla Verde, si chiamava una volta! Mi chiedo se oggi qualche copywriter o pubblicista abbia ancora il coraggio si utilizzare questo argomento per descrivere i punti di forza della odierna Riccione.




Dall'altra la noncuranza del bene pubblico, che é purtroppo e in maniera inconfutabile il biglietto da visita dell'amministrazione riccionese degli ultimi decenni. Marciapiedi, strade, parchi, aree verdi. Tutto trascurato e lasciato a se stesso.