giovedì 15 dicembre 2011

c'é nessuno laggiù??

A Riccione i comitati pro referendum sfidano il consiglio e lo mettono alla prova chiedono sensibilità nei confronti della città. 

Riportiamo la lettera che é stata inviata ai membri del consiglio comunale che la sera del 22 dicembre dovranno discuterne la fattibilità.


Cari Consiglieri,

come certamente saprete, nel Consiglio Comunale del 22 p.v. si discuterà la richiesta di referendum consultivo sul pontile e sulle palazzine nel parco del Tirso.

Vi invitiamo a riflettere serenamente sul significato di queste richieste di referendum. I cittadini non intendono scavalcare quanto disposto dal Regolamento Comunale sui temi in questione. Non stiamo infatti parlando di consultazione abrogativa. La raccolta delle firme, nonostante il parere di inammissibilità espresso dai saggi, non è stata una forzatura in quanto espressamente prevista dallo stesso Regolamento. Indipendentemente dalla lettura politica che se ne è voluto dare, la raccolta firme è stata un’autentica esperienza fattiva, espressione schietta di entusiasmo dei riccionesi per la Cosa Pubblica, non certo disfattismo né negazione della progettualità.

La città chiede infatti di essere interpellata sulla filosofia a cui gli interventi in questione si ispirano. I riccionesi come cittadini si interrogano: il consumo di territorio che i due progetti comportano è giustificato? E’ accettabile? Dove sta andando la Perla Verde? E’ questo il futuro che vogliamo?

L’abbondanza di firme a sostegno del referendum, ben oltre il minimo richiesto, raccolte in appena due settimane, dice che questi temi sono profondamente sentiti dalla città ed è indicativa di quanto sia diffusa l’esigenza di una consultazione cittadina.

In un momento storico come questo, dove la situazione di crisi imperante ed il quadro politico nazionale non fanno altro che deprimere e sfiduciare la gente, Vi chiediamo di dare ai Vostri concittadini motivo di credere che il loro sentire non vi lascia indifferenti. La gente ha bisogno di credere nelle istituzioni. I cittadini vogliono contribuire, democraticamente e nei modi loro consentiti, alle discussione delle azioni di governo che influiranno sull’identità della loro città. I Vostri elettori e i Vostri concittadini tutti non chiedono semplicemente di poter esercitare un diritto democratico sancito dalla legge, ma soprattutto chiedono a Voi di non impedire che il loro amore per la città di Riccione possa avere voce.

Confidando di non trovarvi sordi a queste istanze, Vi ringraziamo fin d’ora per la considerazione che vorrete avere nei confronti dei riccionesi.

Cordiali saluti ed auguri di Buone Feste

I comitati referendari

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