mercoledì 25 luglio 2012

martedì 24 luglio 2012

Meglio tardi che mai?

Benedetti propone una riflessione sul Marano. Ma dove é stato questi ultimi 12 anni?


Uno tira l'altro

Il Playhall di Riccione, causa un programa eventi a dir poco scarno, cerca un gestore. Perchè non dare anche questo a Firmatour?


sabato 21 luglio 2012

Le facce del TRC riccionese


A volte ritornano: le foto del dissenso











Per non dimenticare

Nonostante sia passato ormai un anno dall'annuncio dell'apertura dei cantieri del TRC ecco che le imprese hanno cominciato a picchettare le zone dove sorgeranno i cantieri. Contemporaneamente, perché la cittadinanza non dimentichi l'opera, la sua inutilità, il suo costo assurdo e la devastazione ambientale che porterà, i comitati che da tempo si schierano contro l'opera sono tornati in azione. Una azione notturna atta a ricordare a tutti chi sono i consiglieri che hanno votato si all'opera e il no al referendum che il comitato stesso aveva richiesto e sostenuto con oltre 4.000 firme raccolte. Un promemoria rivolto a tutti i riccionesi e a tutti coloro che vogliono salvaguardare le finanze e il paesaggio cittadino.




venerdì 20 luglio 2012

Brodino


Una giornata di chiusura, una domenica d'agosto. Potrebbe sembrare una punizione veramente dura, se non fosse l'entità della pena, a fronte dei 10 anni di schiamazzi sia una beffa per tutti coloro che la notte devono sorbirsi decibel fino ad ubriacarsi, e che la domenica é una delle sere più tranquille della settimana, serata in cui potrebbero benissimo stare chiusi.


sabato 14 luglio 2012

L'ennesimo proclama


Il danno e la beffa

Che i bagnini non fossero la categoria che direttamente beneficia degli effetti della Notte Rosa era ormai chiaro. Basta leggere la stampa locale degli ultimi giorni e i vari post apparsi sui social media. Questo nonostante che dipinga tutto di rosa. Ma che si arrivi a ulteriormente penalizzarli con multe per colpe non loro é francamente il colmo.


Sospetti fondati


Sanzioni a tappeto


La mobilità su due ruote giova al traffico di una cittadina ormai congestionata. E il comune cosa fa invece di premiare i virtuosi motociclisti? Li multa.




Il colore dell'estate


Rosa o nero? Chissà come commenterà ora il nuovo addetto stampa Cesarini in merito alle voci di coloro che non sono sulla stessa linea, quella filtrata dagli occhiali con le lenti rosa in uso all'amministrazione?


venerdì 6 luglio 2012

W la bici! Ma senza fretta...


Finalmente ecco una notizia che vogliamo definire buona. Se non fosse per le tempistiche che detta, a dir poco sconce, dovremmo essere positivi nel prendere atto che "entro 10 anni la città si muoverà con mezzi sostenibili" e che in progetto ci sono altri 25 km di piste ciclabili.
Vorremmo però che oltre ai proclami ad effetto, che vista lo stato attuale sembrano più degli slogan elettorali e nulla più, si iniziasse a rendere già da subito la circolazione alle bici più facile e sicura, intervenendo sulle strade esistenti che sono dei pericolosissimi colabrodo da ciclocross. Infatti che Riccione abbia bisogno di una migliore viabilità ciclistica é ormai risaputo. Da diverse parti vengono sollevate critiche alla pericolosità delle strade e alla assurda incongruità della rete di piste ciclabili, fatte di tanti spezzoni avulsi che non collegano niente a nulla. Provate infine a fare via Verdi, in salita, e a contare i tombini che vi fanno sobbalzare sul sellino. Ripetete lo stesso esercizio per viale Tasso, Via d'Annunzio e tanti altri ancora. Vi renderete conto che siamo lontani anni luce da quella che dovrebbe essere una città a misura d'uomo, meta ambita da turisti e visitatori. A stárèm da véda, e gíva qvél... aví pacínza dís 'an...




domenica 1 luglio 2012

Tu sei quello che mangi


E io pago!


Il colore dei fasti che furono


Il verde. Da sempre l'appellativo di Riccione, la perla dell'adriatico. O almeno lo é stato negli anni del suo massimo splendore. Un colore che negli ultimi decenni in pochi hanno usato sulla tavolozza mentre disegnavano e progettavano lo sviluppo di quella che era, ahimè oggi non lo é più, una delle più ambite mete per vacanze estive.
Il verde del Parco di Riccione, il Parco della Resistenza, voluto agli inizi degli anni ´70 dall'allora sindaco comunista Cenni. Ad oggi rimane l'unico progetto che dopo 40 anni ancora ha un significato positivo e mostra la validità di un'idea giusta: dotare di un parco pubblico la Perla Verde. Chi lo succederà non riuscirà mai a fare qualcosa di questa postata. Ricordiamo solamente tentativi meschini e vili come quello dell'esproprio dei parchi delle ville storiche di via delle Magnolie da parte della giunta Pierani. Di peggio faranno i sindaci cementisti Masini, Imola e Pironi, che lasceranno in eredità ai Riccionesi opere faraoniche inutilizzate e debiti colossali che con il verde non hanno nulla a che fare. Il classico errore da non fare quando si vuole tenere fede alla promessa del branding.
Alle sette di una domenica mattina di piena estate il parco "Robinson" (così viene da molti chiamato nonostante il motivo mi sia ignoto) mostra i segni del tempo, anni che hanno maturato il progetto e reso un parco maturo, finito,  bellissimo, con numerose essenze diverse, isole di pace e zone per la gioia di genitori e bambini. Stamattina é pressochè deserto, qualche joggers e poco più. A guardarlo bene necessiterebbe di qualche cura: i prati sono brulli, le aiuole da pareggiare, ma il prato dei calciatori é ben rasato. Peccato che non ci si dedichi qualche attenzione in più. É pur sempre una delle attrazioni della città, checché se ne dica. É invece tristemente constatiamo come oggi con la costruzione del playhall e prima del nuovo pattinodromo abbia perso numerosi metriquadri di prato e alberi, tanto da rendere la zona degli impianti onestamente un pó troppo congestionata. Il tutto per gratificare il costruttore con aree commerciali. Già, il cemento avanza e si mangia anche il verde de parco, simbolo della città e colore che ormai sulla tavolozza é finito, miscelato con grigi o altri colori metallici e inerti che ne hanno occupato lo spazio. E temo che nemmeno nel tubetto di verde ce ne sia rimasto tanto...