domenica 26 febbraio 2012

RiccioneSI: il manifesto


CREDIAMO DAVVERO CHE SIA ARRIVATO IL MOMENTO.

La risposta arrogante e impaurita che la politica che governa la nostra città ha dato alla richiesta di promuovere i Referendum su tre delle più importanti scelte che “cambieranno il nostro futuro”, ha dato il segnale forte e chiaro che a Riccione non basta più dare voce e tensione alla cittadinanza attiva.

OCCORRE che vi sia un protagonismo più forte e più partecipe. Non solo capace di condizionare le decisioni di chi governa la città, ma, capace anche di farsi soggetto decisore e decisivo nell’amministrazione della città. C’è necessità e spazio perché la forte vitalità espressa dai Comitati spontanei, nati per contrastare la scelleratezza di decisioni e progetti, che avranno solo il merito di infierire mortalmente su questa città, il suo paesaggio, la sua sostenibilità, il suo decoro e la sua serenità, si organizzi per contare di più e meglio.

OCCORRE che, dal basso, con la stessa vitalità, lo stesso impegno e la stessa serena tranquillità che li ha, fin qui, animati e fatti grandi, si avvii un percorso costitutivo che li farà confluire verso la nascita di un Movimento di opinione, per la città e con la città. Un Movimento che non si trattenga più dall’esercitare un possibile ruolo politico. Un Movimento che racchiuda e difenda la stessa originalità che ha animato la protesta, trasformandola in un Movimento di proposta. Il momento è arrivato!
Troppo grandi e decisive sono le sfide che Riccione dovrà assolutamente vincere per la sua sostenibilità e il suo sviluppo economico e sociale, per lasciarle in mano e alle decisioni di questa classe politica, ormai allo sbando e succube della sua stessa autolegittimazione. L’esercizio di delega a governare i cambiamenti e il nostro futuro ha bisogno di trovare un nuovo interlocutore, che sia più consapevole e maggiormente responsabile.Che sia capace di ascoltare, prima di decidere. Che sia capace di resistere alle disposizioni di una classe politica autoreferenziale e supponente. Sempre più legata ai meccanismi dell’appartenenza, della spartizione e della negoziazione con la speculazione e l’affarismo.

OCCORRE che Riccione si riprenda la città e tutto quello che ha dato in delega ad un partito, ad una classe politica, oggi inadeguata e priva di visione e di capacità.

OCCORRE che nasca un sentimento nuovo, che saluti e abbandoni i vecchi schemi del potere e della governabilità del fare a tutti i costi e sopra tutte le teste.

OCCORRE che Riccione si svegli dal torpore della sonnolenza in cui il benessere l’ha imprigionato e sopito.

OCCORRE che Riccione sappia coniugare i sogni ai suoi bisogni. L’esigenza alla lungimiranza. La realtà alla visione. Le regole ai diritti.

OCCORRE che la scuola, i servizi alle persone, agli anziani e alle famiglie, il decoro e l’attenta cura della vivibilità in città e nei quartieri, tra la gente di qui e la gente che accoglie, abbiano la prerogativa di essere davvero e solo al centro dell’azione amministrativa.

OCCORRE che tutte le leve economiche della città, la sua vocazione turistica, le sue capacità di innovazione e di modernità diffusa, le sua scelte di protagonismo nazionale ed internazionale rispondano, nel rispetto, al desiderio di vivere in una città amabile, amica,serena e radiosa.

OCCORRE che la parola sostenibilità sia arricchita con la forza della responsabilità, della diversità e della resistenza. OCCORRE che si guardi al futuro con sguardo sereno. Anche con l’allegria che gioca negli occhi e nei vivaci segnali dei nostri figli e dei loro amici. Di quegli amici di una vita e di quelli di una stagione.

OCCORRE che Riccione si apra alla modernità che non sia fatta di devastante architettura e aggressiva speculazione.

OCCORRE che Riccione si offra al nuovo coniugando Bene-Essere a Star-Bene.

OCCORRE smetterla con la finanza d’assalto e i debiti a venire.

OCCORRE che il Fare ritrovi la sua ragione d’essere nel Trasformare, nel Ristrutturare, nel Salvare, nel Recuperare. OCCORRE che Riccione accolga questo segnale e questo momento.

OCCORRE che si dia un senso ed una casa, nuova e grande, a questo bisogno e a chi questa città la ama e la difende, la sogna e la disegna, in un modo oggi diverso, forse più leggero e meno visionario, ma sicuramente più attento, e certamente più armonioso.

OCCORRE che Riccione ritrovi Rispetto!

Nessun commento:

Posta un commento